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Il mercato della sanità digitale in Italia valeva circa 3 miliardi di euro nel 2020 e si prevede raggiunga i 4 miliardi entro il 2024. Tale sviluppo si inserisce nell’ambito di un piano di investimenti per il quinquennio 2021-2026 che impatterà direttamente sul mercato italiano della salute digitale per circa 10 miliardi di euro con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo di un ecosistema che interiorizzi tutte le spinte all’innovazione prodotte dalla trasformazione digitale.
La tecnologia blockchain può rappresentare un innovativo strumento che permette di affrontare e superare le sfide poste dalla digitalizzazione del sistema sanitario. Basandosi su un registro distribuito, condiviso, non modificabile, accessibile simultaneamente, e architetturalmente decentralizzato, la Blockchain rende i dati disponibili “real-time” e, in ottica di cyber security, sicuri da manipolazioni.
Come sottolinea Corrado Cuccurullo, Prof. Ordinario di Economia Aziendale, Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli e ex-Presidente di SoReSa S.p.A, che ha curato la presentazione del Report.
“Tra le diverse questioni che potrebbero sollevarsi sul tema declinato in sanità, due, […] hanno maggiore rilevanza. La prima riguarda la […] transizione digitale in sanità. […] La blockchain potrebbe essere la soluzione appropriata per risolvere questi problemi, accelerando la corsa tecnologica nel settore sanitario. […] La seconda questione generale riguarda l’empowerment del paziente. […], i sistemi basati su blockchain possono offrire […], maggiore sicurezza dei dati e, […] una più salda data ownership.”
Il presente report offre un’analisi approfondita sullo stato dell’arte dell’implementazione della blockchain nel settore dell’healthcare, analizzato e arricchito dallo studio di 32 casi aziendali nazionali e internazionali selezionati in funzione della loro maturità tecnologica e della presenza di evidenze significative in relazione agli aspetti economici, relazionali e/o di processo.
La digitalizzazione introduce importanti vantaggi non soltanto in riferimento alla relazione medico-paziente, ma anche in termini di maggiore coordinamento tra i vari attori coinvolti nell’ecosistema sanitario. Difatti, i sistemi sanitari sono caratterizzati da processi di creazione di valore composti da una partecipazione eterogenea di pazienti, medici, assistenti sanitari, ospedali e diversi altri attori (Russo Spena and Mele, 2019; Balta et al., 2021). La componente della tecnologia non può essere considerata solo un mezzo attraverso il quale si modificano le singole attività legate alla produzione e erogazione dei servizi sanitari, ma come uno strumento attraverso cui si trasformano e si innovano i processi e le relazioni sia all’interno delle organizzazioni sia nei rapporti con altri attori del sistema (Mele and Russo Spena, 2019; Tighe et al.2020).
I risultati della ricerca illustrano come la tecnologia blockchain possa supportare la creazione di un phygital health ecosystem nel quale si attivino processi di co-creazione multipli, che coinvolgono attori economici, istituzioni pubbliche, nuovi player tecnologici, caregivers etc, in grado di abilitare una esperienza di servizio che renda il paziente sempre più protagonista nella gestione del suo percorso di cura e nella gestione della propria salute.
Il report Blockchain e Health è frutto della collaborazione fra l’Italian Blockchain National Observatory (IBNO– Università degli studi di Napoli Federico II) e Il laboratorio VIMASS– ’Università degli Studi di Napoli Parthenope